Cosa significa fare impresa e lavorare in una PMI del Mugello

Recuperare il valore del lavoro manuale presso le generazioni più giovani, avvicinare il mondo della scuola al tessuto produttivo locale e contrastare il difficile reperimento del personale da parte delle pmi  del Mugello.

Sono questi gli obiettivi di “Orientamento all’Artigianato”, il progetto pilota di CNA Mugello che è partito oggi a Scarperia e San Pietro con la visita a tre aziende artigiane, una azienda meccanica, una pelletteria e una falegnameria (Mechanical Work, Pelletteria Abraham e Falegameria Squilloni Cristian) da parte degli alunni della classe seconda della locale Scuola Media.

A seguire, in classe, un approccio più ludico e creativo al mondo delle imprese, con il laboratorio artistico dell’artista locale Simone Rocchi che, in 20 ore, insegnerà a creare personaggi legati al mondo dell’artigianato.

Rocchi ha già collaborato in passato con CNA nella realizzazione della mostra “L’altro volto della meccanica” che ha segnato l’inizio di un percorso, intrapreso da tempo, per sensibilizzare il territorio verso quel mondo produttivo che, oggi, stenta a trovare risorse che possano rappresentare il futuro di mestieri e professionalità che rischiano di sparire.

Il cosiddetto “mismatch” tra domanda ed offerta di lavoro sta infatti picchiando duro sulle imprese, come attestato anche dagli ultimi dati del Bollettino Sistema Excelsior di Unioncamere che parlano di difficile finalizzazione per il 54,6% delle 10.100 assunzioni programmate a ottobre nella Metrocittà.

Per CNA sono necessarie azioni mirate per evitare quella che viene definita trappola demografica che potrebbe portare in futuro alla paradossale situazione di carenza oltre che qualitativa, anche quantitativa di manodopera, visto che i nati negli anni 60-70 che usciranno gradualmente dal mondo del lavoro sono oltre il doppio di coloro che sono nati dal 1990 al 2010 che dovrebbero sostituirli.

L’iniziativa CNA cerca di contrastare questa tendenza mostrando ai più giovani come le pmi siano cambiate e lontane da ogni immagine vecchia e, purtroppo, ancora stereotipata. Si tratta di luoghi immersi nella contemporaneità, completamente al passo con i tempi, dove tecnologia, professionalità, sicurezza, formazione e creatività la fanno da padrone.

“Il futuro delle aziende è in mano alle nuove generazioni e su queste abbiamo il dovere di investire, non solo in termini di formazione, ma anche per far comprendere il tipo di opportunità che il nostro territorio offre – spiega Massimo Capecchi, presidente di CNA Mugello – Il manifatturiero è un settore strategico per l’area anche se la tendenza predominante è quella di crederla a vocazione agricola ed agroalimentare. Il risultato? Una scarsa conoscenza del tipo di opportunità che il territorio offre e la difficoltà delle aziende ad individuare personale qualificato”.

Ci sono sempre meno giovani che vogliono svolgere mestieri in cui la componente manuale è strategica.

Un problema che per CNA è fortemente correlato al sistema formativo. L’Istat certifica che dei 7.822 diplomati della Metrocittà nel 2021, più del 55% ha conseguito un diploma liceale, solo il 26% in un istituto tecnico e poco meno del 19% in un istituto professionale.  Per l’anno scolastico 2021-2022 il Miur conta, su una platea di 43.550 studenti delle scuole secondarie di II grado della provincia di Firenze, 23.597 iscritti ai licei, 11.839 iscritti agli istituti tecnici, 7.509 iscritti agli istituti professionali e 605 iscritti ai professionali IeFP.

E questo nonostante le Pmi costituiscano l’accesso principale al mondo del lavoro: l’80 per cento dei nuovi assunti, e il 70 per cento dei giovani sotto i trent’anni, è merito di queste aziende.

Il progetto “Orientamento all’Artigianato” è cofinanziato dall’Unione dei Comuni del Mugello.