Vincitore del Premio regia alla Settimana della Critica di Venezia e Premio Compagnia al Festival “Visione dal Mondo” di Milano

Congratulazioni alla produzione Materiali Sonori Cinema, dal premio regia alla Settimana della Critica dell’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per “La Linea del Terminatore” al pitch di Visioni dal Mondo con il nuovo documentario “Monsieur Lollì”.

Un riconoscimento al regista Gabriele Biasi, che con il cortometraggio “La Linea del Terminatore” prodotto da Materiali Sonori Cinema vince il prestigioso Premio Miglior Regia alla Settimana Internazionale della Critica, sezione indipendente della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
“Per la ricerca formale con cui l’autore realizza un’opera in cui la selezione di materiali d’archivio, pubblici e privati, accostando la preparazione spirituale ed emotiva – viaggi lontani e dentro di sé – veicola una visione coerente e poetica di un cinema ricercato, soprattutto umano”. Questa la motivazione con cui la giuria ha assegnato il premio al cortometraggio, con protagonista l’attrice argentina Fernanda Gonzalez, il cui monologo di 15 minuti accompagna lo spettatore in una viaggio introspettivo, che passa dalla dimensione personale dell’attrice a quella collettiva di chi osserva e ascolta.
Il cortometraggio proseguirà il suo viaggio festivaliero con la prima internazionale al Encounters Film Festival a Bristol, che si svolgerà dal 27 settembre al 1 ottobre 2023.

Un ulteriore riconoscimento per la produzione Materiali Sonori Cinema arriva da Visioni dal Mondo, prestigioso festival internazionale dedicato al cinema documentario, che si è tenuto a Milano dal 16 al 19settembre. “Le Monsieur Lolli – Le Missionaire Rouge” regia di Federico Bacci e Francesco Eppesteingher, prodotto da Matteo Laguni, vince il Premio La Compagnia nella sezione “Visioni incontra”, dedicata ai pitch di progetti italiani e internazionali work in progress.

“La storia di un uomo con la cinepresa, che ha raccontato i momenti più significativi dell’Italia e della Bologna degli anni
‘70, dalle lotte sindacali, di emancipazione, al terrorismo alle radio libere… ma anche un uomo che ha allargatoil proprio sguardo ad altri orizzonti, portando quelle Radio libere in Africa, diventando l’inventore della radiofonia rurale e seminando storie che sono tornate alla luce fra un negozio molto speciale di Bologna e una piazza di Livorno, diventando anche un po’ nostre. Vogliamo contribuire a sostenere e dare corpo a quelle storie che non avevamo visto ma che, come recita il tema del Festival di quest’anno, possiamo finalmente
ascoltare con gli occhi.”
Questa la motivazione con cui la giuria ha assegnato il premio.